Emergenza carceri, l’ultimo anno di pena ai domiciliari. Una soluzione che non piace a Fdi e Lega

La Redazione

Sovraffollamento e suicidi in carcere. E a Ferragosto circola una proposta attribuita al ministro della Giustizia Nordio, che lo stesso ministro smentirà nel giro di poche ore: quella di far trascorrere ai domiciliari l’ultimo anno di carcere. Secondo un calcolo approssimativo uscirebbero dagli istituti di pena 8mila detenuti, non molto per alleggerire la pesante situazione delle carceri ma neanche poco come primo provvedimento.
La proposta gira alla velocità della luce rilanciata dalle agenzie di stampa e con altrettanta velocità arriva il no secco di Fratelli d’Italia e della Lega.
Parla il sottosegretario Andrea Delmastro, fresco di visita ferragostana negli istituti di pena di Taranto e Brindisi, dove non ha incontrato i detenuti ma solo la polizia penitenziaria perché lui “non si inchina – ha spiegato – alla Mecca dei detenuti”: «Non è nelle corde del governo – dice – una misura del genere perché è un colpo di spugna, il sovraffollamento si combatte con l’edilizia carceraria». La responsabile Giustizia della Lega, Giulia Bongiorno, fa capire che al momento non c’è nulla di cui discutere: «Non ho visto alcun testo scritto». Ci fosse stato qualcosa di scritto sarebbe sceso in campo il leader, Matteo Salvini.
Il Ministro della Giustizia Nordio evita lo scontro e fa sapere di non aver mai proposto una cosa del genere mentre avrebbe paventato, questo sì, una ipotesi di esecuzione differenziata della detenzione per tossicodipendenti e persone affette da malattie psichiatriche mentre per i detenuti stranieri la possibilità di far scontare la pena nei loro paesi di origine.
Eppure la concessione dei domiciliari nell’ultimo anno di carcere era nell’elenco delle soluzioni discusse due settimane fa dal ministro con il garante dei detenuti.
E Forza Italia? Sembra che nel partito di Berlusconi la proposta non dispiaccia, ma il partito non sembra disposto ad aprire un fronte di guerra interno alla maggioranza. Le parole di Pietro Pittalis, esponente di spicco di forza Italia, vicepresidente della commissione Giustizia a Montecitorio, sono fin troppo chiare: «Che il problema delle carceri sia drammatico non è una novità per noi di Forza Italia ed è la ragione per la quale abbiamo lanciato in queste settimane l’iniziativa Estate in carcere. L’obiettivo è proporre le soluzioni migliori per alleviare il problema del sovraffollamento e dei suicidi».
E allora che fare?

Maurizio Angelillo

Fonte Radio Norba

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