Da dicembre scorso manca il medico fisso, e ieri non c’era neppure l’infermiere. Il presidio del 118 di San Nicandro Garganico era composto da un autista e un soccorritore. La denuncia è dell’autista dell’ambulanza, il 46enne Antonio Berardi, da 20 anni al 118 e da uno al lavoro nella postazione del comune garganico. E’ anche consigliere provinciale di Foggia.
“Sono arrivato alle 14 – racconta Berardi – per cominciare il turno e mi sono reso conto che c’era solo il soccorritore, un
giovane collega. Ho chiamato la centrale operativa a Foggia per chiedere un rinforzo sanitario e mi è stato risposto che anche senza l’infermiere avrei dovuto comunque lavorare. C’è stato un diverbio acceso con il responsabile e ho avvertito un malore, con tachicardia e un dolore al petto. E’ impossibile continuare a lavorare in queste condizioni”. Berardi spiega anche che d’estate l’utenza di San Nicandro Garganico raggiunge 30mila presenze. “Quando andiamo nelle abitazioni della gente da soccorrere veniamo spesso aggrediti verbalmente perché, vedendo solo un autista e un soccorritore, gli utenti non si sentono adeguatamente tutelati”. Berardi spiega anche che “fino a dicembre scorso il medico era presente nella postazione, poi è andato in pensione, ragion per cui si alternano 3-4 medici che devono comunque coprire l’intero territorio garganico”.
Sulla vicenda interviene il consigliere regionale di FI Paolo Dell’Erba: “Mi convinco sempre più che il Gargano ha bisogno di una rivoluzione nella gestione dei servizi sanitari. Sentire che un operatore lavora insieme ad un giovanissimo soccorritore come servizio di 118 in un comune importante del territorio senza infermieri e medici è, lo ripeto per l’ennesima volta, da terzo mondo. Alla ripresa delle attività della commissione sanità della Regione mi adopererò affinché i responsabili di questa situazione che riguarda l’intero Gargano possano dare spiegazioni su quanto sta accadendo”.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba