Vicinanza e ascolto. A Trani c’è chi è disponibile a farlo gratis! Il fatto e il video

La Redazione

Avete mai pensato di trovare, così per caso, qualcuno, sfogarvi (in maniera sana) ascoltare e farvi ascoltare in maniera del tutto gratuita?

Se la risposta è si, avete fatto centro! Se la risposta, invece, è no allora la buona notizia è che potete ancora farlo se ne avete bisogno!

Si chiama Fabrizio, ha 33 anni (non una data a caso e poi vi spiegheremo perché ndr.) abita a Bisceglie, è fidanzato, ha una sorella più grande, lavora come osteopata e nel tempo libero (per ora ogni sabato mattina dalle 9 alle 11 ndr. ) si dedica alla lettura e all’ascolto laico, di chi? Dell’altro!

Sì, proprio così! In una quotidianità dove il tempo donato non è più prezioso e sacro come una volta, il virtuale diventa predominante e l’egoismo talvolta vince sulla generosità (anche umana ndr.) donare una “presenza” e porgere l’orecchio a qualcuno, sarà desueto, ma resta un gesto nobilissimo che può fare tanto bene!

Fabrizio lo sta facendo. Lo sta facendo in totale disinteresse economico; lo sta facendo da solo con il suo volto sereno e la sua disponibilità; lo sta facendo perché ama amare – come ci ha detto – inspirandosi molto ad uno dei santi che ha fatto della carità verso il prossimo la sua missione di vita, San Francesco.

“Ogni sabato mattina, da circa una settimana, vado a Trani, mi fermo a leggere in villa comunale e aspetto chi liberante ha bisogno di parlare, anche con una semplice parola, lo/la ascolto e metto a disposizione la mia vicinanza senza nessun interesse. È bellissimo!”

Si esprime così il giovane ragazzo biscegliese che emozionato ci racconta come è nata questa iniziativa: “Ho pensato che sarebbe stato bello mettersi a disposizione dell’ascolto degli altri, soprattutto di chi ne ha più bisogno, delle persone sole e che il mio piccolo gesto possa essere di ispirazione per chi come me lo fa: farlo in altre città di propria iniziativa sarebbe bellissimo! Spero che qualcuno ci pensi”.

Forte e marcato è il coraggio di Fabrizio che non teme critiche o sguardi straniti di persone non abituate a vedere cose belle: “All’inizio avevo un po’ di timore, poi quando ho iniziato e si sono avvicinate le prime persone ho tirato un sospiro di sollievo e ho capito che stavo facendo la cosa più giusta, non tanto per me, ma per chi mi si accostava”.

Guardare Fabrizio negli occhi significa capire quanto amore e altruismo ci stia mettendo: 33 anni come gli anni di Cristo (da “morte” a vita piena ndr.) la dicono lunga e poi non da meno l’essere disponibile, un’altra pecca che attanaglia il mondo dell’astrattismo mediatico e moderno.

La meditazione come guida e la lettura aiutano Fabrizio in questa lodevole missione. Ci dice anche che è importante accettare il bello e il meno bello dalla vita e fare “fluttuare” i pensieri mantenendosi a debita distanza e accogliendoli, ma con consapevolezza e conclude: “Mi piace molto la frase del vangelo di Giovanni detta da Gesù, amatevi tutti come io ho amato voi. Ecco io sto provando a fare questo”.

Ci saluta con un grande sorriso e rimanda il suo prossimo appuntamento all’ascolto a sabato prossimo, in villa comunale a Trani dalle 9 alle 11 e del tutto gratis! Donare non è mai stato così bello.

Buona avventura Fabrizio e buona avventura a tutti!

Stefano Patimo

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