Trump dopo l’attentato: “Dio vuole che io sia il presidente Usa” e dà la colpa a Harris e Biden

La Redazione

“Dio vuole che io sia il presidente degli Usa”, afferma Trump dopo il nuovo attentato contro di lui. E torna ad accusare Biden e la Harris: è successo “per colpa della retorica dei miei avversari” alle elezioni, sostiene il Tycoon definendo i suoi attentatori come “estremisti di sinistra”. Biden, tuttavia, ha parlato al telefono con Trump: una “conversazione cordiale”, l’ha descritta la Casa Bianca. Trump ha definito la telefonata di Biden “un gesto gentile”. Il Tycoon ha poi elogiato “l’eccellente lavoro” svolto dai servizi segreti nel catturare il sospettato del secondo attentato, Ryan Wesley Routh, 58 anni, che è statp arrestato, domenica pomeriggio, a West Palm Beach dopo essersi avvicinato al campo da golf dove l’ex presidente stava giocando armato di un fucile AK-47 con mirino telescopico.
Trump ha raccontato che quando si sono sentiti degli spari la scorta lo ha rapidamente messo al sicuro. “Lo hanno catturato dopo un inseguimento ad alta velocita’. E’ stato incredibile”.

Michela Lopez

Fonte Radio Norba

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