Una persona è stata fermata dai carabinieri a Bari per l’omicidio di Antonia Lopez, la 19enne colpita a morte, la notte tra sabato e domenica, nel Bahia beach di Molfetta durante un agguato.
Bersaglio dei killer – secondo le indagini della Direzione distrattuale Antimafia intervenuta nell’immediato – era l’amico della ragazza, il 20enne rampollo del clan del rione Japigia di Bari, Eugenio Palermiti, rimasto ferito con altre tre persone, tra cui il suo autista Francesco Crudele.
Il giovane fermato avrebbe sparato sette colpi. Uno ha colpito alla spalla Lopez, recidendole l’aorta e uccidendola in pochi minuti per shock emorragico.
“È stato un attimo – racconta Nicola Spadavecchia, titolare del locale della litoranea di Molfetta (Bari) -. Erano le 2:45,
verso la fine della serata, quando questi ragazzi sono arrivati nel mio locale, è accaduta la tragedia. Io non ero in pista, ero nel mio ufficio: questo gruppo è entrato e in pochissimo si è scatenato l’inferno. La sicurezza è intervenuta ma era tardi per la 19enne”. Quale sia il movente dell’agguato è presto per dirlo. Una circostanza sembra chiara: si è trattato di un regolamento di conti tra clan mafiosi rivali.
La 19enne uccisa era la nipote di Ivan Lopez, morto in un agguato avvenuto sul lungomare IX maggio di Bari, nel rione San Girolamo, il 29 settembre 2021. Il delitto fu compiuto – secondo l’accusa – da due uomini che agirono per conto del clan mafioso Capriati di Barivecchia e del clan Parisi-Palermiti del quartiere Japigia, in lotta con gli Strisciuglio che avevano il predominio al San Paolo e San Girolamo. Lopez, secondo gli inquirenti, sarebbe stato ucciso per ritorsione perché, insieme con suo fratello Francesco (ora collaboratore di giustizia), avrebbe compiuto delle estorsioni nei confronti di Davide Lepore (ritenuto autore del delitto), titolare di alcune autorimesse di Bari e vicino al clan Capriati della città vecchia (e, in precedenza, al clan Parisi-Palermiti).
Stefania Losito
Fonte Radio Norba