Sicurezza sul lavoro, Meloni: “Non è un costo ma un diritto del lavoratore”. Calano infortuni e morti

La Redazione

“La sicurezza sul lavoro non e’ un costo, ma un diritto di ogni lavoratore. Garantire questo diritto è una priorità permanente che deve vedere tutti in prima fila”. Il messaggio della presidente del consiglio Giorgia Meloni, in occasione della presentazione della relazione annuale dell’Inail, è un monito anche alle aziende, perché investano in sicurezza: “Una priorità nell’Agenda di governo: più prevenzione, più controlli, pene più severe per chi non rispetta le regole. Questa è la strategia”, ha sottolineato la premier.

“Abbiamo disposto l’assunzione di 1.600 ispettori del lavoro in piu’, con l’obiettivo – spiega la presidente del Consiglio – di incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni. Dal primo ottobre e’ operativa la ‘patente a crediti’ per il settore dell’edilizia (400mila le aziende che l’hanno richiesta finora, ndr), una novita’ importante che non solo monitora ma anche incentiva il miglioramento delle condizioni di sicurezza nei cantieri, premiando le imprese virtuose e sanzionando quelle che non lo sono. Abbiamo incoraggiato le imprese a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, anche attraverso le maggiori risorse stanziate per i bandi Isi, passate dai 333 milioni di euro del 2022 ai 500 milioni per il 2024. Siamo intervenuti anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali, reintroducendo il reato di somministrazione illecita di lavoro, fattispecie depenalizzata in passato ma risultata essere la piu’ cresciuta nel tempo”.

Tre morti al giorno sul lavoro e cinque quotidiane per malattie professionali. Un bollettino drammatico che aveva già scatenato il monito anche da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella 74/a Giornata dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro, alla vigilia della presentazione del rapporto Inail. “La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana – ha sottolineato il capo dello Stato – Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona”. Per questo la sicurezza “è una priorità permanente per la Repubblica”, ha scandito il Capo dello Stato.

Tra gennaio e agosto di quest’anno gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail sono stati circa 387mila, quasi l’1% in più dello stesso periodo del 2023 e i morti denunciati sono stati 680, in crescita del 3,5%. Gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail sono stati oltre 590mila ma con un -16,1% rispetto ai circa 704mila del 2022, di cui 1.147 con esito mortale (-9,5% rispetto ai 1.268 del 2022).

“Se analizziamo il trend degli ultimi anni, registriamo per le denunce di infortunio, in complesso, una riduzione del 16,1% nel 2023 rispetto all’anno precedente (calo ancora largamente influenzato dal Covid) – ha detto il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, nella sua relazione sul rapporto annuale dell’ente a Roma – La percentuale di riduzione diventa del 9,5% per gli infortuni con esito mortale, sempre confrontando il 2023 rispetto al 2022 (calo non influenzato dall’arretrare della pandemia”.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba

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