Uno studio cinese dimostra che i coniugi sono più protetti dai disturbi depressivi rispetto ai non sposati
Il matrimonio è una sorta di “parafulmine” contro i disturbi depressivi. A rivelarlo è uno studio condotto al Politecnico di Macao, in Cina. Lo studio ha mostrato infatti che le persone non sposate sono quasi il doppio più a rischio di manifestare sintomi depressivi rispetto a quelle sposate, secondo un’analisi su oltre 100.000 individui in 7 paesi pubblicata sulla rivista Nature Human Behaviour.
È stato inoltre riscontrato che il rischio di depressione per le persone non sposate è maggiore tra gli uomini e tra chi possiede un livello di istruzione più elevato. I risultati potrebbero aiutarci a identificare i gruppi demografici a più alto rischio di disturbi depressivi.
La depressione è un grave problema di salute pubblica e circa il 5% degli adulti nel mondo soffre di disturbo depressivo maggiore. Sebbene ricerche precedenti abbiano suggerito che il matrimonio possa ridurre il rischio di depressione, questi studi si concentrano spesso su singoli paesi (spesso occidentali). Il gruppo di ricerca guidato da Kefeng Li ha analizzato i dati di 106.556 partecipanti in 7 paesi (Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Irlanda, Corea del Sud, Cina e Indonesia) per esaminare il rischio di sintomi depressivi tra persone sposate e non sposate, e durante un periodo di follow-up di 4-18 anni per un sottogruppo di 20.865 individui. I ricercatori hanno riscontrato che lo stato di non sposato si associa a un rischio di sintomi depressivi maggiore del 79% rispetto alle persone sposate.
Gli individui divorziati o separati presentavano un rischio di sintomi depressivi maggiore del 99%, mentre gli individui vedovi avevano un rischio maggiore del 64% rispetto a quelli sposati. I partecipanti non sposati nei paesi occidentali (inclusi Stati Uniti, Regno Unito e Irlanda) avevano un rischio di depressione più alto rispetto ai loro corrispettivi nei paesi orientali (inclusi Corea del Sud, Cina e Indonesia). Questo rischio è risultato essere maggiore tra gli uomini non sposati rispetto alle donne non sposate, e tra chi possiede un livello di istruzione più alto.
I tassi più bassi di depressione tra le coppie sposate potrebbero essere l’effetto del supporto reciproco all’interno della coppia, a un migliore accesso alle risorse economiche e all’influenza positiva reciproca sul benessere.
Angela Tangorra
Fonte Radio Norba