Essere poveri significa anche non poter comprare il regalo di Natale ai propri bambini, o evitare gli amici per risparmiare. Anche il cinema diventa un lusso. L’hanno raccontato i frequentatori dei market solidali di Progetto Arca in una ricerca realizzata per i trent’anni dalla Fondazione e presentata a Milano, a Palazzo Marino. C’è anche Bari tra le città prese in esame, insieme a Milano, Roma, Napoli e Ragusa. Un decimo della popolazione italiana, secondo l’ultimo rapporto Caritas, vive in povertà assoluta. Per questo, ogni giorno, la Fondazione offre un aiuto concreto a persone senza dimora, famiglie in emergenza economica e abitativa, persone con problemi di dipendenza, migranti in fuga
da guerre e povertà.
Per gli operatori e i volontari la povertà ha un carattere multidimensionale, che influenza le relazioni sociali e le aspettative sul futuro. Di qui è nata la ricerca nazionale, realizzata insieme a Bva Doxa, “Poveri noi! La povertà tra rinunce, aspettative e desideri di cambiamento”, su un campione di 800 frequentatori dei market solidali delle cinque città.
Tra i primi dati, emerge l’impossibilità di mantenere una vita considerata “dignitosa”. Il 63% degli intervistati riferisce di non aver fatto nemmeno un giorno di vacanza nell’ultimo anno, il 42% di non essersi potuto concedere tre cene al ristorante, il 46% di non potersi comprare un paio di scarpe. Il senso di frustrazione più forte è per i figli: il 49% non li può iscrivere ad attività sportive, il 28% non può acquistare i libri di testo.
La povertà è anche sinonimo di isolamento ed esclusione sociale: quasi 6 persone su 10 confessano di evitare occasioni
di incontro, anche per l’imbarazzo di condividere la propria situazione, e il 42% riconosce di frequentare i market solidali anche per trovare accoglienza e un supporto emotivo. Il 39% degli intervistati vive il futuro con ansia, preoccupazione e paura; il 13% preferisce non pensarci proprio, ma il 33% nutre sentimenti di speranza e il 14% lo guarda ancora con fiducia. Resiste il desiderio di una vita migliore: 9 persone su 10 confidano di poter tornare in pizzeria, dal parrucchiere, al cinema. E il 68% spera di poter comprare un regalo di Natale ai suoi bambini.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba