Nonostante il retaggio di un Sud più legato alle tradizioni rispetto al resto d’Italia, anche qui ci si sposa meno e, anzi, si divorzia di più davanti al giudice rispetto al resto d’Italia. Lo dice l’Istat nel report annuale su unioni e separazioni. Nel 2023 i matrimoni nel Belpaese sono diminuiti del 6,7% rispetto al 2022, con il calo più consistente nel Mezzogiorno, che resta però fortemente ancorato alle celebrazioni religiose, al contrario della media nazionale in cui quasi sei matrimoni su 10 sono celebrati con rito civile: al sud soltanto due su dieci. Prosegue l’aumento delle seconde nozze: sono il 24,1% sul totale dei matrimoni, di più solo nel 2020.
Cala, in generale, in tutto il paese, il numero delle separazioni, in particolare in Basilicata, che registra i numeri più bassi. Al Sud, però, aumentano i divorzi giudiziali, quelli davanti al giudice, con picchi in Puglia e Calabria: nel tacco d’Italia le ex coppie più litigiose sono più di 4 su 10. Poche ma in aumento, anche nel mezzogiorno, le unioni tra partner dello stesso sesso, più donne che uomini, e i matrimoni misti CHE AL Sud sono 9 su 100. Tiene il turismo matrimoniale di stranieri che si sposano nel nostro Paese. Sei giovani su dieci restano a casa con mamma e papà fino a 35 anni, quasi il 3% in più rispetto a 20 anni fa.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba