Nel rapporto Censis-coldiretti, quasi un genitore su due teme il consumo eccessivo dei cibi ultra-processati
Energy drink e merendine sono diventate una vera e propria dipendenza per i giovani italiani con rischi pericoli sul loro sviluppo. Per questo, l’82% delle famiglie chiede un piano pubblico a tutela della salute dei propri figli. Per riconoscere questi cibi “servono forme di etichettatura specifiche” su queste categorie di alimenti. Si legge nel Rapporto Coldiretti-Censis presentato in occasione della giornata inaugurale del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione a Villa Miani a Roma (#forumagricoltura2024) organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti.
Per l’occasione sono state organizzate due sessioni per mettere a confronto il cibo ultra-trasformato con quello naturale, simbolo della Dieta Mediterranea.
Secondo il Censis, quasi un genitore su due (48%) si è reso conto del fatto che i propri figli appena possono scelgono cibi ultra-trasformati, e non sembrano funzionare i divieti, una strada scelta dal 37% di famiglie. Inoltre per otto famiglie su dieci sarebbe importante attivare una grande campagna, dalla scuola al web, rivolta ai ragazzi sul tema dell’educazione al mangiare bene.
Coldiretti chiede più ore di educazione alimentare nelle scuole, campagne di sensibilizzazione, divieto nelle mense scolastiche e nei distributori automatici diffusi negli edifici pubblici, a partire proprio dalle scuole, con precisi limiti anche alla pubblicità, seguendo l’esempio del Regno Unito che ha vietato le fasce orarie di maggiore esposizione per bambini e adolescenti. Coldiretti ricorda il progetto Educazione alla Campagna Amica, che coinvolge oltre mezzo milione di bambini all’anno su tutto il territorio nazionale.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba