Dicembre 26, 2024
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Rispettare l’igiene del sonno e dormire almeno le 8 ore raccomandate sarebbe una efficace strategia per meglio ricordare, immagazzinare nuove parole, comprese quelle di una lingua non nativa. Mentre si dorme si attiverebbero simultaneamente due eventi elettrici nel cervello in grado di potenziare le capacità  di apprendimento di parole e complesse regole grammaticali. A svelare questo strano circuito e’ uno studio multicentrico, guidato dall’University of South Australia (UniSA) e pubblicato sul Journal of Neuroscience, che ha monitorato le reazioni cerebrali di 35 adulti madrelingua inglese, alle prese con l’apprendimento di una lingua in miniatura, chiamata Mini Pinyin, basata sul mandarino ma con regole grammaticali simili all’inglese. Di questi, meta’ hanno studiato il nuovo idioma al mattino, sottoponendosi poi alla sera a un test di memoria, metà  ha invece imparato il Mini Pinyin la sera, effettuando nel corso della notte un monitoraggio dell’attività  cerebrale, al fine di verificare i progressi dell’apprendimento al mattino. Questo secondo campione di partecipanti avrebbe ottenuto risultati significativamente migliori rispetto al gruppo che, dopo lo studio mattutino, aveva svolto le normali attivita’ quotidiane.
La differenza secondo Zachariah Cross, ricercatore alla Northwestern University di Chicago, la farebbe proprio il sonno durante il quale si verificherebbe un positivo accoppiamento di oscillazioni lente e fuso del sonno, secondo una perfetta sincronizzazione di specifici modelli di onde cerebrali nel sonno Nrem.

Angela Tangorra

Fonte Radio Norba