Gennaio 15, 2025

Svolta a Santo Spirito (BA) nelle indagini sull’omicidio di Francesco Dogna: fermato il presunto colpevole Antonio Rizzi, reo confesso. Il fatto

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omicidio dogna santo spirito
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Una svolta decisiva nelle indagini sull’atroce omicidio di Francesco Dogna, avvenuto lo scorso 7 gennaio nel quartiere Santo Spirito a nord di Bari, è arrivata ieri sera con il fermo di Antonio Rizzi, pregiudicato 42enne originario di Bitritto. L’uomo è stato interrogato a lungo dagli inquirenti e ha confessato di essere l’autore del brutale assassinio, perpetrato con ben 85 coltellate.

Secondo le prime ricostruzioni degli investigatori, alla base dell’omicidio ci sarebbe una complessa relazione personale e criminale tra Dogna e Rizzi. I due non solo intrattenevano una relazione intima, ma erano anche coinvolti nel traffico e nello scambio di sostanze stupefacenti. Un mix di legami personali e criminalità che potrebbe aver alimentato tensioni e conflitti sfociati nel drammatico epilogo.

L’arresto di Rizzi è avvenuto nella serata di ieri dopo un intenso lavoro investigativo che ha visto coinvolte le forze dell’ordine locali e la procura di Bari. Fonti vicine all’indagine riferiscono che elementi determinanti per il fermo sono stati alcune intercettazioni ambientali e la raccolta di prove sulla scena del crimine. Durante l’interrogatorio, Rizzi avrebbe fornito dettagli precisi sull’accaduto, confermando di essere stato lui a colpire ripetutamente Dogna, e di aver agito in un impeto di rabbia.

La dinamica del delitto, descritta dalle autorità, lascia poco spazio all’immaginazione. Francesco Dogna è stato trovato senza vita nel suo appartamento a Santo Spirito, il corpo martoriato da decine di fendenti. Le indagini hanno immediatamente preso in considerazione la pista di un regolamento di conti, ma col tempo è emersa una storia di relazioni personali torbide e traffici illeciti che ha portato gli investigatori sulle tracce di Rizzi.

La confessione dell’uomo potrebbe accelerare i tempi del procedimento giudiziario, ma restano ancora molti interrogativi da chiarire. Gli inquirenti stanno ora approfondendo i dettagli dei rapporti tra i due uomini e stanno cercando di comprendere se vi siano altre persone coinvolte nel contesto che ha portato all’omicidio. Non si esclude che dietro il delitto possano celarsi motivazioni più complesse legate al controllo del traffico di droga nella zona.

La comunità di Santo Spirito, ancora scossa dall’efferatezza del crimine, attende giustizia per una vicenda che ha sconvolto il quartiere e messo in luce dinamiche di degrado sociale e criminale. Intanto, il procuratore capo di Bari ha annunciato una conferenza stampa per i prossimi giorni, durante la quale saranno forniti ulteriori dettagli sull’indagine e sulle prossime mosse dell’accusa.

Antonio Rizzi, nel frattempo, è stato trasferito in carcere, dove rimarrà in custodia cautelare in attesa della convalida del fermo e del successivo processo. La sua confessione rappresenta un passo avanti significativo per fare luce su uno dei delitti più sconvolgenti avvenuti negli ultimi anni nel capoluogo pugliese.

Foto Repubblica.it Bari

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