Caro-vita, nel 2024 record di aumenti per olio d’oliva, bollette della luce e vacanze: l’analisi del Codacons
E’ l’olio d’oliva a indossare la maglia nera per i rincari nel 2024: rispetto all’anno precedente, registra un aumento medio dei prezzi del 30%. Al secondo posto troviamo i pacchetti vacanza nazionali, che su base annua salgono del 16,6%, al terzo posto i supporti per la registrazione di immagini, suoni e video (+10,7%). Lo ha calcolato il Codacons dopo aver analizzato voce per voce l’andamento annuo dei listini al dettaglio dei vari prodotti e servizi che compongono il paniere Istat sull’inflazione.
Nel dettaglio, l’olio d’oliva rincara complessivamente del 72,7%, i voli nazionali del 56,3%, il gas del 55,7%, lo zucchero del 46,1%, il riso del 43,1%, il burro del +37,6%. Fuori dalla top ten rincari pesanti anche per le patate (+37,6%), i pacchetti vacanza (+36%), margarina e altri grassi vegetali, alberghi e motel (per quasi il 40%). Fra i prodotti che hanno avuto un sensibile calo del prezzo ci son gli apparecchi per la telefonia mobile, test di gravidanza e dispositivi meccanici di contraccezione, apparecchi fotografici e informatici, e per la pulizia della casa, pc, tablet e palmari, conclude il Codacons.
Se però si analizza l’andamento dei prezzi nell’ultimo triennio, si scopre che per alcune voci i rincari sfiorano o addirittura superano il 100%, ammette il Codacons. E’ il caso dell’energia elettrica sul mercato libero che, nonostante il calo registrato lo scorso anno, segna nel periodo 2022-2024 un incremento complessivo del +108,2%. Al secondo posto della classifica dei rincari triennali si piazzano i biglietti dei voli europei (+99,5%), al terzo posto i voli internazionali (+89,6%).
Rincari, osserva l’associazione dei consumatori, che pesano sensibilmente sulle tasche delle famiglie nonostante l’assestamento dell’inflazione, che nel 2024 ha registrato una crescita annua del +1%.
Nel 2024 sono aumentati di oltre il 10% i gioielli, mentre i biglietti delle manifestazioni sportive sono rincarati del 9,8%; la frutta con nocciolo (albicocche, ciliegie, pesche, prugne) è salita del 9,8%, le assicurazioni connesse alle abitazioni del 9,3%, i frutti a bacca (uva, fragole, frutti di bosco) del 9,1%, i servizi ricreativi e sportivi dell’8,8%. Chiude la top ten dei rincari la voce servizi di alloggio in altre strutture (b&b, case vacanza) con una crescita media del +7,3%.
Sempre l’anno scorso son scesi i prezzi dell’energia sul mercato tutelato (-24,2%), un rimbalzo considerato tecnico dopo la forte impennata delle tariffe registrata tra il 2022 e il 2023, spiega il Codacons. Tra i beni i cui listini al dettaglio scendono di più figurano anche gli apparecchi per la telefonia mobile (-17,4%), l’olio di semi (-13,2%) che però nell’ultimo biennio aveva registrato rincari record, computer portatili, palmari e tablet (-11,9%), gas naturale (-11,6%).
Stefania Losito
Fonte Radio Norba