San Francesco di Sales: il nostro patrono e l’importanza della comunicazione. Il fatto
Oggi, 24 gennaio, celebriamo San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei sordi-muti, una figura che ci tocca da vicino e che rappresenta un punto di riferimento per chi, come noi di Stranifatti.it, ogni giorno cerca di raccontare la realtà con responsabilità e passione.
San Francesco di Sales non è solo un nome legato alla tradizione cattolica, ma un vero e proprio pioniere della comunicazione moderna. Nel pieno delle tensioni religiose del XVI secolo, scelse di diffondere il messaggio evangelico con dolcezza, intelligenza e soprattutto con strumenti innovativi per l’epoca: scriveva opuscoli, lettere e piccoli testi che distribuiva tra la gente, anticipando di secoli quello che oggi definiamo “giornalismo di prossimità”. È per questo che, nel 1923, Papa Pio XI lo proclamò ufficialmente patrono dei giornalisti.
Ma non finisce qui. San Francesco di Sales è anche il patrono dei sordi-muti, e la sua attenzione verso le persone con disabilità comunicative ci ricorda quanto sia fondamentale rendere l’informazione accessibile a tutti. Il suo impegno nel trovare modi nuovi per educare e far comprendere i concetti religiosi a chi aveva difficoltà di comunicazione dimostra quanto la vera informazione debba essere inclusiva e alla portata di tutti.
Qui in redazione, sentiamo la responsabilità di seguire il suo esempio: raccontare i fatti con chiarezza, senza sensazionalismi, e con il rispetto che ogni lettore merita. In un’epoca in cui le fake news e la disinformazione corrono veloci, ci sembra più che mai attuale il suo invito a perseguire la verità con dolcezza e fermezza.
Oggi, mentre si celebrano messe e incontri dedicati alla sua figura in tutto il mondo, ci fermiamo un attimo a riflettere su cosa significhi davvero fare informazione: essere vicini alle persone, usare un linguaggio accessibile e, soprattutto, raccontare i fatti con onestà.
Auguri quindi a tutti i colleghi giornalisti, agli operatori della comunicazione e a chi, come San Francesco di Sales, crede che la parola possa essere uno strumento di pace e comprensione.