Lecce, si opera per ridurre il peso ma rimane vittima di complicanze: risarcimento di 700mila euro per una 46enne che ora si alimenta col sondino
Viene operata due volte per ridurre il peso ma rimane vittima di complicanze e adesso può alimentarsi soltanto con il sondino. Il Tribunale di Lecce ha disposto un risarcimento di 700mila euro in favore di una donna di 46 anni, residente in un comune del Sud Salento. La somma sarà corrisposta dalle due cliniche che hanno avuto in cura la donna, una di Lecce e l’altra di Bergamo, dove si era sottoposta a una sleeve gastrectomy e a un bypass gastrico.
Il lungo calvario inizia nel dicembre 2016, a Lecce, quando la donna, madre di tre figli, decide di sottoporsi ad un
intervento di resezione gastrica per dimagrire, poiché pesa 138 chili. Il decorso post operatorio è fatto di continui episodi di inappetenza, nausea e vomito: dopo 14 mesi la donna pesa 76 chili. Nel giugno 2018 decide di sottoporsi così ad un secondo intervento, questa volta in una clinica di Bergamo. Ma la situazione invece di migliorare peggiora: la paziente non riesce ad ingerire il cibo nè a bere piccoli sorsi d’acqua. Da qui il ricorso al Tribunale al quale la donna si è rivolta assistita dal proprio legale, Antonio Manco, di Specchia (Lecce), per il risarcimento del danno subito.
La proposta di transazione avanzata dal collegio medico in sede di accertamento tecnico preventivo, pari a 300mila euro, era stata rigettata da entrambe le cliniche, dai medici e dalle rispettive assicurazioni. Il giudice ha quantificato il danno in 700mila euro.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba