SANREMO 2025: COINCIDENZE, STRATEGIE O QUALCOSA DI PIÙ? IL FATTO
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Qui in redazione ci siamo fatti qualche domanda sul Festival di Sanremo 2025. E più scaviamo, più troviamo connessioni che sembrano tutt’altro che casuali. Partiamo dai fatti: ha vinto Olly, con la sua canzone Balorda nostalgia. Tutto bene? Forse no.
La vittoria annunciata in anticipo
A far scattare il primo campanello d’allarme è stata la previsione del giornalista Matteo Gracis. Due settimane prima della finale, aveva già scritto chi avrebbe vinto. Facile pensare che fosse un colpo di fortuna, ma nel mondo della musica—e soprattutto di Sanremo—la fortuna c’entra fino a un certo punto.
Il numero 15, un portafortuna troppo ricorrente
Negli ultimi anni, chi si è esibito per 15° nella scaletta è poi risultato vincitore. I Måneskin nel 2021, Marco Mengoni nel 2023, Angelina Mango nel 2024… e quest’anno? Olly, guarda caso, era proprio il quindicesimo a esibirsi. Ora, credere nelle coincidenze è bello, ma fino a che punto?
Un cerchio ristretto di nomi ricorrenti
Sanremo è un grande show, ma ci sono sempre gli stessi nomi dietro le quinte. La manager Marta Donà (nipote di Adriano Celentano) per esempio. Rappresenta Olly, ma anche Mengoni e Angelina Mango, vincitori delle scorse edizioni. Troppa influenza nelle mani di una sola persona?
E poi c’è l’onnipresente Riccardo Fabbriconi, in arte Blanco. Dopo aver vinto nel 2022 con Brividi, ha continuato a firmare canzoni per diversi artisti in gara, risultando vincitore più volte come autore. Possibile che il talento musicale di un festival dipenda sempre dagli stessi autori?
Le sponsorizzazioni che pesano
C’è un altro aspetto da non sottovalutare: il supporto pubblico di grandi nomi. Vasco Rossi ha elogiato Olly e Lucio Corsi, guarda caso arrivati primo e secondo. Semplice entusiasmo o endorsement strategico?
Il televoto: scelta popolare o pilotata?
Sanremo viene raccontato come il festival della musica italiana, il riflesso dei gusti del pubblico. Ma se alcuni nomi, numeri e posizioni di scaletta sembrano ripetersi ogni anno, viene spontaneo chiedersi: quanto conta davvero il televoto? È il pubblico a scegliere o tutto è già scritto a tavolino?
Sanremo è ancora una gara trasparente?
Non vogliamo dire che il Festival sia truccato, ma di sicuro alcuni meccanismi andrebbero rivisti. Se ogni anno vediamo gli stessi nomi in vetta, se certe posizioni nella scaletta portano sempre alla vittoria, allora la vera domanda è: Sanremo è ancora un festival musicale o è diventato solo un grande spettacolo ben sceneggiato?
E voi, ci credete ancora al televoto?
Foto Marta Donà profilo Instagram
Video Matteo Gracis profilo Instagram