Italiani iperconnessi: controllano pc e smartphone fino a 80 volte all’ora



Sei persone su dieci si sentono distratte e stressate
Gli italiani controllano smartphone e pc almeno 80 volte all’ora, da quando si svegliano a quando vanno a dormire. Un’abitudine che, secondo una ricerca amazon Kindle, li porta a essere frequentemente stressati. Si ricevono notifiche da smartphone, smartwatch, laptop e tablet durante tutto il giorno, portando più della metà delle persone (59%) a sentirsi frequentemente distratta. La pressione per rimanere connessi, infatti, è costante, con oltre un quarto degli italiani (28%) che riceve notifiche fino all’ora di andare a dormire, in media le 23:26. La ricerca, spiega una nota, è stata commissionata in occasione della Giornata Mondiale della Disconnessione che si celebra il 7 marzo, e rivela che l’orario limite entro cui gli italiani dovrebbero spegnere le notifiche e dedicarsi ad un’attività rilassante sono le 22:26, così da favorire un buon sonno ristoratore.
Il neuroscienziato e autore Mark Williams, infatti, suggerisce di “trascorrere almeno un’ora libera da notifiche la sera prima di andare a dormire, per dare alla mente il tempo di rilassarsi”.
“Quando si sente il suono di una notifica o si avverte la vibrazione dello smartphone, il cervello lo interpreta come qualcosa che richiede immediata attenzione, mantenendo uno stato costante di allerta”, spiega Williams. “Ogni volta che l’attenzione viene deviata da una notifica, occorrono 60-90 secondi per rifocalizzarsi sul compito che si stava svolgendo originariamente. Queste interruzioni sottraggono tempo, portando ad una minore efficienza”, prosegue l’esperto.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba