La dieta mediterranea è una terapia: le linee guida per applicarla e gli effetti da cuore a cervello



Dalle malattie cardiovascolari alla salute neurocognitiva, oltre all’artrosi, l’osteoporosi ma anche le patologie oncologiche: i benefici della dieta mediterranea sono documentati in vari ambiti al punto che può essere raccomandata in diversi contesti clinici e per diverse patologie, come una terapia, influendo su prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione.
Per definirne gli standard della sua definizione e delle sue varie applicazioni sono state elaborate le prime linee guida sulla Dieta mediterranea (Dm), promosse dalla Fondazione dieta mediterranea, dalla Società italiana nutrizione artificiale e metabolismo (Sinpe) e dalla Società italiana per la prevenzione cardiovascolare (Siprec) con il supporto metodologico dell’Istituto superiore di Sanità.
“Le linee guida sulla Dieta Mediterranea – commenta Marco Silano, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrinometaboliche e dell’invecchiamento dell’Iss – mirano a promuovere uno stile di vita sano, basato sull’equilibrio nutrizionale e sulla sostenibilità ambientale. Le raccomandazioni alimentari sono state elaborate alla luce delle più recenti evidenze scientifiche, con particolare attenzione agli effetti benefici della dieta mediterranea nella prevenzione e trattamento delle malattie cronico-degenerative e alla sua importanza per la salute del pianeta”. Il documento risponde a dieci domande ed è stato realizzato con il contributo di oltre 20 Società Scientifiche nazionali e stakeholder. Dal punto di vista concettuale, la dieta include abitudini alimentari consapevoli, come la scelta di
prodotti alimentari a chilometro zero e provenienti da filiera corta e stagionali, attivita’ fisica regolare, adeguato riposo, convivialita’ e socialita’. Essa promuove valori come ospitalita’, vicinato, dialogo interculturale e rispetto della diversita’, incarnando il concetto di “vivere mediterraneo”. La definizione operativa proposta nelle linee guida enfatizza l’importanza di un consumo moderato di pesce, frutti di mare, uova, carni bianche, latte e derivati, limitando carne rossa e dolci.
Michela Lopez
Fonte Radio Norba