Sud: notte da paura, la terra trema in Campania e Puglia



Un’altra notte insonne fuori casa e la paura del mezzo milione di persone che vivono nei Campi Flegrei, dopo la
scossa di magnitudo 3.5 registrata alle 19.44 di venerdì sera che ha riacceso i timori, soprattutto a Bagnoli dove il sisma è stato avvertito con particolare intensità e dove sono ancora visibili i crolli di calcinacci provocati dal terremoto dell’altra notte. Alcune decine di persone hanno chiesto ancora ospitalità al centro di accoglienza di via Acate, nel cuore del quartiere, ma la maggior parte di chi non ritiene prudente dormire in casa ha trovato ospitalità presso parenti e amici. Resta aperto anche il palazzetto dello sport di Pozzuoli, il Palatrincone, con decine di brande a disposizione.
E anche il Gargano trema, terrorizzando i foggiani, ma anche lucani, molisani e abruzzesi. Sette scosse di terremoto in 33 minuti, tra le 20.37 e le 21.10, venerdì sera. La prima, la più forte, di magnitudo 4.7 registrata nel Mare Adriatico, tra San Nicandro Garganico e Lesina, ad una profondità di circa 10 chilometri. Per fortuna non si registrano danni a cose e persone, ma la paura è stata tanta. Le scosse, alle quali ne seguiranno altre di assestamento, sono state avvertite distintamente lungo la costa adriatica, dalla provincia di Brindisi all’Abruzzo, e ha spaventato anche gli abitanti delle province di Potenza e Matera, in Basilicata. Nella notte altre sette leggerissime scosse di assestamento. “Stiamo monitorando la situazione. Finora non ci sono segnalazioni di eventi critici ma stiamo in allerta”, aveva spiegato il capo della Protezione civile della Puglia, Barbara Valenzano, così come il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. “Molto spavento nei comuni dal Fortore a Peschici ma, al momento, non si segnalano altri fenomeni o danni”, conferma sui social il sindaco di San Nicandro Garganico, Matteo Vocale, comune particolarmente vicino all’evento sismico.
“Nessuna segnalazione di danni né richieste di soccorso sono giunte al momento alla sala operativa dei vigili del fuoco” conferma il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco. Messaggi rassicuranti che hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alla popolazione.
La prima scossa di terremoto di magnitudo 4.7 è stata registrata tra i Comuni di Lesina e San Nicandro Garganico, nel
Foggiano, ed è stata seguita alle ore 20.42 da una nuova scossa di magnitudo 2.9, registrata sempre lungo la costa garganica. Sono seguite altre cinque scosse di assestamento, la più forte alle 21.00 di magnitudo 3.8. Uno sciame sismico che mantiene in allerta la prefettura di Foggia che monitora la situazione attraverso le forze dell’ordine dislocate sul territorio, i Vigili del fuoco e la Capitaneria di porto che al largo della costa garganica monitora eventuali onde anomale. Trenitalia ha sospeso la circolazione ferroviaria tra Chieuti e Apricena in via precauzionale per verifiche tecniche.
Il sindaco di San Nicandro, Matteo Vocale, che ieri sera ha aperto il Centro operativo comunale, ha disposto per questa
mattina la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per consentire ai tecnici le verifiche. Controlli effettuati fin da
ieri sera dai vigili del fuoco, in particolare nella zona del centro storico, dove qualche crepa è stata riscontrata in
edifici abbandonati, ma nulla di preoccupante.
Stamattina i controlli continuano negli edifici pubblici e di culto e – sottolinea il primo cittadino – molte persone che a
tarda sera erano ancora in strada hanno fatto rientro nelle abitazioni dove hanno trascorso la notte. La situazione è sotto controllo. Anche ad Apricena, il sindaco Antonio Potenza ieri sera ha attivato la macchina dei controlli, informando anche attraverso i canali social del Comune, che non sono stati registrati danni o problemi.
COSA DICONO GLI ESPERTI – “Le scosse, avvenute quasi in contemporanea con quelle registrate nei Campi Flegrei, mettono molta agitazione ma si tratta di eventi distinti e separati”. Lo dichiara in una nota Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia all’indomani delle scosse di terremoto che hanno interessato la provincia di Foggia.
“La paura è normale – prosegue – ma dobbiamo ricordare che viviamo in un’area appartenente alla cosiddetta zona 2, con sismicità medio-alta dove scosse anche forti sono possibili”.
“Ricordiamoci sempre di sapere come comportarci in caso di terremoti e nelle fasi successive perché possono sembrare banalità, ma non lo sono”, conclude Amedei.
Stefania Losito
Fonte Radio Norba