Marzo 31, 2025

Il Gruppo Porsche non lascia ma non raddoppia: a Nardò niente piano di sviluppo da 450 milioni ma resta la pista per i test auto

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 Niente più piano di sviluppo del Nardò Technical Center in Puglia, un progetto da 450 milioni di euro del gruppo Porsche, che “ha deciso di non proseguire il piano di sviluppo” del centro prove gestito da Porsche Engineering.

Il progetto era inserito in un accordo di programma tra il colosso tedesco e la Regione Puglia, sospeso dal ministero dell’Ambiente nel 2024, su indicazione della Commissione europea. L’Europa non rilevava alcun interesse generale per il piano che prevedeva di espropriare 500 ettari di bosco e utilizzarne 200 per realizzare nuove piste, una sorta di raddoppio di quelle attualmente in uso. Si trattava di aree che la Regione voleva espropriare con la formula della pubblica utilità. In dieci anni, con quel progetto, pur attaccato dalle associazioni ambientaliste, il Salento avrebbe avuto un ritorno in termini economici notevole, con soldi da spendere nello sviluppo dell’intero territorio in dieci anni.

Fino a fine marzo, quindi fino lunedi prossimo, il piano era ancora congelato.

Poi, il colpo di scena del Gruppo Porsche, nelle scorse ore, con il comunicato. “La decisione di Porsche è il risultato di un’approfondita riflessione e di un intenso dialogo con diversi stakeholder, portato avanti negli ultimi mesi, durante il quale sono state considerate prospettive sociali, ambientali ed economiche. Tra i diversi fattori considerati, hanno avuto un peso rilevante il contesto attuale, sempre più complesso, e i cambiamenti in atto nel settore automobilistico a livello globale“. Il riferimento è certamente ai dazi imposti dal presidente Trump, dall’incertezza dunque di un futuro che ha il suo mercato soprattutto nei Paesi americani, ma anche dal calo delle vendite nel settore automotive.

Ma cosa c’era nel progetto presentato nel 2021? Erano previste nove nuove piste, palazzine per uffici e servizi, un centro di logistica, manutenzione e valutazione mezzi, oltre a parcheggi. Tutto questo ha spaventato gli ambientalisti, preoccupati di perdere verde pubblico, ulivi, e di nuocere al paesaggio, nonostante le rassicurazioni del gruppo Porsche su investimenti eco-sostenibili.

Ma il gruppo tedesco ha rassicurato i pugliesi: “Il Nardò Technical Center continua a rappresentare una componente fondamentale delle capacità integrate di sviluppo e collaudo del Gruppo Porsche, oltre a rimanere un punto di riferimento per l’intero settore automobilistico internazionale. Le attività di testing continueranno a essere svolte nel sito, contribuendo allo sviluppo di tecnologie innovative per la mobilità”.

Resta in ogni caso l’amarezza del governatore pugliese Michele Emiliano e dell’assessore regionale allo Sviluppo produttivo Alessandro Delli Noci, che parlano di “occasione persa di sviluppo”.

Stefania Losito

Fonte Radio Norba